Pittura

Giovanissima Serena incominciò a interessarmi di poesia, ma non appagata unicamente dalla musicalità e dalla forza espressiva della parola, iniziò da autodidatta a trasporre in colori acrilici su cartone, su velluto, su tela e ora anche su legno, le sue emozioni e le sue elaborazioni visive, non calcando un genere ed uno stile univoco, ma spaziando nella diversa origine di forme e di colori, come sulla carta sono spinti da pulsioni diverse i suoi versi liberi. Si mantiene però riconoscibile anche in questo ambito artistico la ricerca di quell’armonia e quella forza espressiva che da sempre va proponendo, creando atmosfere e suggestioni talvolta surreali respirate nelle magie e nelle cornici paesaggistiche durante i suoi numerosi viaggi in giro per il mondo, e catturati come foto interiori rimaste intatte e ancora pregne di luce, umidità e profumi.

Quadri in vendita – alcuni lavori

“INCHIOSTRO DI-VINO” – 85×28 cm. – tecnica mista su pagine di libri e supporto boiserie di legno – 2024

“IL GRANDE LIBRO DEI GATTI” – 86×29 cm. – tecnica mista su pagine di libri e supporto boiserie di legno – 2024

“Fantasie” – 53×29 cm. – tecnica mista su tavola di cipresso – 2024

“Il giglio di mare e la coccinella” – 50×60 cm. – acrilici su tavola di legno – 2024

“Letture erotiche” – 77×29 cm. – tecnica mista su boiserie di legno – 2024

“Ritratto di donna” – 75×60 cm. già incorniciato – gessetti, acrilico e grafite su carta – 2023

“Salvare si deve”
70×30 cm. acrilico su tavola di legno – 2021

Il fiore del male di Baudelaire – 44x18x0,5 cm. – acrilici su tavola di legno asimmetrica – 2022/2024

“La variegata esperienza di contaminazione fra linguaggi ha portato Serena Vestene alla realizzazione di una poesia visiva, sfruttando le capacità di riflessione della parola e le suggestioni dell’immagine. Di formazione eclettica, l’artista e poeta veronese declina la tecnica dello storico calligramma per ripresentarlo in una versione molto originale. I suoi versi liberi si fanno segno mentre il fiore riveste la dimensione del pensiero Baudelairiano. Analizzando i colori utilizzati dal poeta francese come metafora e la loro frequenza nei testi in paragone con la composizione cromatica del quadro di Serena Vestene, risultano degli indizi sorprendenti. L’artista espone il suo fiore in un’aiuola celeste che progredisce da un lato verso un verde di erba appena tagliata. Nella raccolta lirica “I Fiori del Male” la parola “blu” è spesso presente e, accanto ad allusioni meno tradizionali, conserva comunque il valore positivo del cielo, della sua luminosità, dell’acqua della terra e del mare, oppure del colore degli occhi di una donna. Il verde compare con meno frequenza e con un significato più ambiguo, rimandando alla natura, al paesaggio, alle praterie. Nelle scritte introdotte da Serena Vestene domina il tratto bianco a cui fa riferimento la poesia “L’albatro”, alle sue ali, alla dinamica del volo. I margini dei petali in primo piano sono marcati di rosso, non ci sono tracce di nero – la parola più utilizzata da Baudelaire e la più pessimista. Vestene intuisce le corrispondenze che legano tra loro le cose più diverse, e si avvale delle potenzialità espressive dei colori e delle parole per lanciare la sfida al poeta, in un linguaggio altrettanto allusivo, con le stesse armi.”

Elisabeth Vermeer

“Sommerso”
95×55 cm. acrilico su velluto – 2021

Dante_verso_Leonardo
70×50 acrilico su tavola di legno – 2021

Il canto della sirena
85 x 38 cm – acrilico su velluto – 2017

Nella nebbia
75 x 46 cm. – acrilico su tela – 2015

L’autunno in un abbraccio
49×68 cm – acrilico su tela -2015